Svolta per Maya, volpina furbetta
Secondo la classifica d’intelligenza canina di Stanley Coren, il Border Collie è geniale, e il levriero afgano è bello, bellissimo, ma scemo.
Maya convive con due pastori tedeschi: non solo loro sono al terzo posto in quella classifica d’intelligenza, ma questi due sono anche cani addestrati. Cani che vogliono lavorare, che vivono per seguire le tue istruzioni. Raùl, ad esempio, non ha mai avuto bisogno di premietti: vuole essere un bravo cane.
Maya invece... io la chiamavo “la mia scemetta”, perché sembrava che non volesse capire. Le offrivo sicurezza, cibo sano, le cure per la filaria, la cuccia, l’acqua, le passeggiate… Ma non è che non capisse: è che voleva tutto solo quando decideva lei.
Oggi l’avevo portata al Cotriero con gli altri due. Il Cotriero è un bellissimo locale sul mare, e da lì si parte e si passeggia lungo il Parco regionale Lido Pizzo e Faro di Sant’Andrea fino alla Torre, tutto sul mare. Più volte era venuta con noi (link al post su Instagram), infilandosi da sola in macchina, seguendoci felice, senza guinzaglio, e tornando a casa altrettanto felice.
Questa volta le avevo messo la pettorina, come ho fatto per altre passeggiate passate. Sembrava le piacesse, perché odia il guinzaglio al collo, e infatti abbiamo fatto una bella passeggiata. Ho scattato delle foto, convinta, trionfante: “Finalmente, tutti e tre insieme, tutti al guinzaglio, in sicurezza.”
A riguardare il video, vedo che stava già guardandosi intorno, per capire come scappare.
E mentre li facevo risalire in macchina per legarli, dicevo a Maya: “Che bello, vedi? Finalmente ti posso portare a casa e farti bere, invece di vederti boccheggiare in mezzo alla strada. A casa starai al freschetto e ti riposi. Sei malata, anche se non sembra! Devi riposare.”
E invece no. È scappata dalla macchina e non c’è stato verso di riprenderla. Ha deciso che voleva restare al Cotriero.
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Mentre scrivevo questo post per raccontare la cosa, per avvisare quelli del Cotriero o chiunque la trovasse in giro: “Se riuscite ad avvicinarla e vuole stare con voi, sappiate che ho una cuccia pronta, le piace molto, ci sta volentieri…”, ho sentito abbaiare.
Era Maya ed è tornata, e si è rimessa lì, al suo posto per strada in mezzo agli arbusti davanti a casa mia.
Continuo a pensare che il modo migliore per tenere un cane sia tenerlo in casa, tenerlo in sicurezza e seguire i consigli del tuo veterinario. Ma dopo quasi un anno ho deciso che ok, l’ha vinta lei.
Ho aperto un buco nella rete, la stessa che tappavo ogni giorno, e lei ogni giorno trovava un modo per uscire. Ora basta. Amen.
Può entrare e uscire quando vuole.
Le ho messo una ciotola carina fuori dal cancello che terrò piena d’acqua, e se e quando vorrà entrare, entrerà.
Per le persone, e per gli esseri più vulnerabili, è normale voler fare ciò che crediamo sia meglio per loro, imponendolo se necessario. Ma alla fine, se qualcuno vuole essere aiutato, te lo chiede. Altrimenti, devi lasciarlo andare.